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L'Avvenire: Il Grazie di Servais e di Casa Balthasar

Martedì 3 gennaio 2023, p. 9


Era il 1990 quando nacque una casa di discernimento vocazionale sulla Cassia (oggi sulla via Nomentana) alle porte di Roma poggiata sull’esperienza diretta degli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola e sugli insegnamenti di tre giganti della teologia e della spiritualità del Novecento: Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac e Adrienne von Speyr. A guidare questa singolare istituzione “Casa Balthasar” nato con il beneplacito di Giovanni Paolo II fu il gesuita belga Jacques Servais (autore, tra l’altro nel 2016, di un’intervista esclusiva a Benedetto XVI sulla spiritualità ignaziana).


Ma il vero padre nobile assieme all’allora preposito generale della Compagnia di Gesù Peter Hans Kolvenbach di questa casa di formazione fu l’allora cardinale e prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede Joseph Ratzinger. In una nota “Casa Balthasar” ha voluto rievocare l’impronta che Ratzinger impresse per la nascita di questa piccola formativa a cui offrirono, tra gli altri, la loro collaborazione, anche due futuri porporati come il sulpiziano Marc Ouellet e il domenicano Christoph Schönborn. “Da cardinale e anche negli anni del suo pontificato – si legge in una nota di Casa Balthasar – Joseph Ratzinger ne seguì personalmente la realizzazione e gli sviluppi”. Nel suo comunicato Casa Balthasar rievoca il filo rosso ideale che lega il pensiero teologico di Ratzinger e Von Balthasar e a De Lubac. E manifesta il suo “grazie al cielo per la costante attenzione” che il Papa emerito “ha avuto per essa”.

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